Sardegna Ciclabile

Rete Ciclabile Regionale

COMUNI
+ 0
CHILOMETRI
+ 0
SEDE PROPRIA
0 km
BICI + TRENO
0

Il progetto

La configurazione della Rete Ciclabile Regionale è il risultato dello studio del contesto, come percorsi ciclabili esistenti, viabilità esistente, ferrovie dismesse, e di una prima proposta di itinerario individuata dalla Regione Sardegna nel Piano delle Infrastrutture del 2015. Combinando i dati disponibili, sono stati definiti gli itinerari (unità funzionali) coerenti con le caratteristiche minime definite nel Piano Regionale di Mobilità Ciclistica.

Identificati dagli studi del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, anche quelli previsti all’interno del Piano Sulcis (numerati da S1 a S4), gli itinerari di penetrazione urbana di Cagliari previsti nel PON Metro (denominato C1) e gli itinerari bici+treno ritenuti importanti per dare continuità alle ciclovie ed integrare tra loro tutti i territori della Sardegna, specie quelli difficilmente raggiungibili con la sola bicicletta (numerati da F1 a F6).

Il tracciato potrà subire delle modifiche, a seguito degli approfondimenti tecnici e di dettaglio in fase di progettazione, al fine di adeguarlo al contesto di riferimento fisico e politico con le realtà locali attraversate.

Un sistema a misura di ciclista

La rete è composta da una serie d’itinerari ciclabili di lunghezza contenuta, tra i 40 e i 60 km, in cui ricade la distanza media percorsa in un giorno da un ciclista a fini ricreativi e turistici/culturali/ambientali. È stata concepita tenendo in considerazione le esigenze e le preferenze dei ciclisti di ogni livello, dai principianti agli esperti.

Prima proposta di Rete Regionale - 2015

Nel 2015, la Regione Sardegna ha avviato una prima proposta per la rete ciclabile regionale, delineando diverse dorsali principali. Questa visione iniziale mirava a creare una infrastruttura ciclabile che collegasse i principali centri urbani e le aree di interesse turistico, promuovendo la mobilità sostenibile e il cicloturismo.

Successivamente, il progetto si è evoluto attraverso diverse fasi di pianificazione e implementazione, tenendo conto delle nuove normative, delle esigenze del territorio e delle risorse disponibili. La prima rete individuava 3 dorsali e la rete secondaria. È stata la base di partenza per individuare gli itinerari nel PRMC e costituisce tutt’ora un riferimento importante per gli sviluppi futuri della Rete Ciclabile Regionale. 

dorsale centrale

Lunghezza: 300 km 

Porto Torres – Cagliari

Attraversa l’intera Sardegna, da nord a sud, seguendo percorsi costieri e interni. L’itinerario parte dal porto di Porto Torres, seguendo la costa fino a Platamona, per poi attraversare Sassari. Prosegue verso Macomer e Oristano, in parte lungo la SS 131, deviando nei pressi di Borore e Santu Lussurgiu. Evita il centro di Oristano, passando per Santa Giusta, Marrubiu e Uras, fino a raggiungere Cagliari senza attraversare altri centri abitati. Qui si collega alla dorsale costiera occidentale, permettendo l’accesso al porto e all’aeroporto di Cagliari.

dorsale costiera orientale

Lunghezza: 580 km 

Cagliari – Badesi

Il tracciato ha origine in prossimità dell’Aeroporto di Cagliari-Elmas e, seguendo la costa sud-orientale, attraversa la città di Cagliari per dirigersi verso Villasimius, con un attraversamento dell’abitato. Da qui, prosegue verso nord lungo la costa, passando per Tortolì, un tratto che alterna zone pianeggianti e aree con pendenze elevate, che necessiteranno di una progettazione dettagliata in fase di fattibilità. Superato Tortolì, continua in direzione di Dorgali, passando per i comuni costieri di Lotzorai e Santa Maria Navarrese, per poi attraversare il Parco Nazionale del Gennargentu, caratterizzato da tratti montuosi e pendenze significative. Dopo Dorgali, si sviluppa lungo la costa gallurese, arrivando a Olbia, con attraversamento della città, e prosegue lungo la costa nord-orientale, passando per la splendida Costa Smeralda e i comuni di Arzachena e Palau. Si conclude a Badesi, dove si ricongiunge con la dorsale costiera occidentale.

dorsale costiera occidentale

Lunghezza: 630 km 

Cagliari – Badesi

Il tracciato ha origine dall’Aeroporto di Cagliari-Elmas e si sviluppa lungo la costa occidentale della Sardegna. Si dirige verso il comune di Uta e prosegue verso Capoterra, con un attraversamento urbano. Da qui, raggiunge la costa sud-occidentale, passando per Sarroch, Pula, Domus de Maria e Teulada, proseguendo fino al Sulcis-Iglesiente.
Il percorso alterna tratti pianeggianti, collinari e montuosi. Segue il tracciato di una vecchia ferrovia dismessa (ex FMS) fino a Gonnesa, da cui devia verso la costa in direzione di Nebida, Masua, Buggerru, continuando verso il Guspinese, il medio Campidano e, successivamente, l’Oristanese. Da Oristano, segue la costa lambendo l’Area Marina Protetta del Sinis, passando per Santa Caterina e proseguendo verso l’interno fino al Montiferru.
Prosegue quindi verso Alghero, attraversando un territorio montuoso. Continuando verso nord, attraversa l’Area Marina Protetta di Capo Caccia e segue la costa occidentale e nord-occidentale, passando per Porto Torres e Castelsardo, per poi ricongiungersi con la dorsale orientale in prossimità di Badesi.

rete secondaria

Lunghezza: 1200 km 

È composta da 14 itinerari che collegano in modo armonioso le tre dorsali principali dell’isola ai centri abitati della Sardegna, nonché ai luoghi di maggiore valore storico, culturale e turistico. Questi percorsi si snodano attraverso paesaggi affascinanti, sfruttando i numerosi tracciati di ferrovie dismesse, che offrono un’opportunità unica per esplorare la ricca storia e la bellezza naturale dell’isola, favorendo al contempo un turismo sostenibile e a contatto con la natura.