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Il cicloturismo in Italia

La crescita del cicloturismo in Italia è il vero grande fenomeno degli ultimi tempi, con ricadute non solo nel settore turistico ma anche in quello economico. Nell'estate del 2013 si è registrato un vero e proprio boom di turisti dediti a questa attività, che riesce a unire il movimento fisico alla scoperta di nuovi scorci di interesse naturalistico e culturale.
 
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Si stimano infatti 103 milioni di cicloescursioni giornaliere (ECNR Eurovelo 2012) e 1,05 milioni di ciclovacanze di più giorni, per un valore pari a 2,05 miliardi di euro all’anno (1,59 miliardi per le escursioni giornaliere e 460 milioni per le ciclovacanze).

Il 13° Rapporto Ecotur (2016) indica che tra il 2012 e il 2013, il cicloturismo in Italia ha ottenuto il 31% delle preferenze, contro il 23% dell'anno precedente, superando addirittura l'escursionismo, sceso dal 23% al 21%.

A livello nazionale, tuttavia, non esistono ancora statistiche ufficiali riguardanti il cicloturismo perché questa pratica nel nostro paese viene annoverata nella tipologia di vacanza naturale ed ecosostenibile.
 
Secondo il 12° rapporto Ecotur (2015), nell’ambito del turismo natura si stimano circa 102 milioni di presenze nel 2014, che hanno portato ad un fatturato di quasi 12 miliardi di euro.
 
 
A migliorare la performance economica del settore è stato l’incremento dell’internazionalizzazione di questo segmento di mercato. Nel 2012 l’incidenza di turisti stranieri ha raggiunto il 40,2% del totale nel turismo natura (era il 38% l’anno precedente) con un incremento del giro d’affari, in quanto un turista straniero spende mediamente 100 euro al giorno a fronte dei 65 di un turista italiano.
 
A spingere un numero maggiore di turisti verso la natura sono: